Intanto,caro sindaco,cominciamo a chiamarlo con il suo vero nome: INCENERITORE! Si perchè anche la comunità europea ha diffidato l'Italia ad usare il termine termovalorizzatore per descrivere questo tipo di impianti indipendentemente dal fatto che si brucino biomasse...Poi è giusto informare la cittadinanza che la legge 389/03 individua come biomassa anche i rifiuti (biomassa grigia) che può essere utilizzata come combustibile per questi impianti... Questo vuole dire che qualora il cippato di legno (combustibile individuato per fare andare l'inceneritore)non fosse sufficiente potreste utilizzare CDR che non è altro che un combustibile solido triturato secco ottenuto dal trattamento dei rifiuti solidi urbani, raccolto generalmente in blocchi cilindrici denominati ecoballe..Francamente troviamo che la gente debba sapere questi particolari...
Se poi andiamo a valutare i pro e i contro i conti non tornano....
Pro :
-Incremento del piano forestale per un ricambio del bosco (smaltimento legno abbandonato e scarti provenienti dall'agricoltura, ecc.).
-Possibile teleriscaldamento dei locali pubblici (comune, scuole, palestra, piscina e locali della zona sportiva).
Contro :
-Come già detto prima la legge 389/03 individua come biomassa anche i rifiuti (biomassa grigia) che può essere utilizzata come combustibile per l’impianto.
-Problema stoccaggio delle ceneri, trasporto e smaltimento.
-Diminuzione della potenza elettrica in caso di spillamento vapore per uso teleriscaldamento.
-Possibile incremento dell’inquinamento acustico causato dai ventilatori di raffreddamento del condensatore , refrigerato ad aria.
-La presenza del camino dell’impianto necessiterà di periodiche pulizie tramite soffiatura con aria compressa, ad alta pressione, con conseguente inquinamento/sporcamento delle zone/abitazioni vicine.
-Ultima ma non certo la meno importante emissioni di diossine e nanopolveri non trattenute dagli impianti di filtraggio delle quali non c'è bisogno di sottolineare il loro effetto canceroso.
Se poi andiamo a valutare i pro e i contro i conti non tornano....
Pro :
-Incremento del piano forestale per un ricambio del bosco (smaltimento legno abbandonato e scarti provenienti dall'agricoltura, ecc.).
-Possibile teleriscaldamento dei locali pubblici (comune, scuole, palestra, piscina e locali della zona sportiva).
Contro :
-Come già detto prima la legge 389/03 individua come biomassa anche i rifiuti (biomassa grigia) che può essere utilizzata come combustibile per l’impianto.
-Problema stoccaggio delle ceneri, trasporto e smaltimento.
-Diminuzione della potenza elettrica in caso di spillamento vapore per uso teleriscaldamento.
-Possibile incremento dell’inquinamento acustico causato dai ventilatori di raffreddamento del condensatore , refrigerato ad aria.
-La presenza del camino dell’impianto necessiterà di periodiche pulizie tramite soffiatura con aria compressa, ad alta pressione, con conseguente inquinamento/sporcamento delle zone/abitazioni vicine.
-Ultima ma non certo la meno importante emissioni di diossine e nanopolveri non trattenute dagli impianti di filtraggio delle quali non c'è bisogno di sottolineare il loro effetto canceroso.
Per risparmiare qualche euro comunale vogliamo veramente inquinare l'aria del nostro amato comune? Tutto quello che ha da offrire il territorio di Villa Minozzo è natura e aria buona, vogliano distruggere anche quello? Noi di Rifondazione Comunista di Villa Minozzo non lo vogliamo!
Quindi invitiamo l'amministrazione comunale ad un ripensamento, magari orientandosi verso il fotovoltaico o altre fonti di energia rinnovabile, che permetteranno all'amministrazione comunale di risparmiare senza però deturpare il nostro territorio.