Rifondazione Comunista ha aderito e ha partecipato allo sciopero di questa mattina dei lavoratori del gruppo Marazzi, avvenuto a Modena, Sassuolo, Fiorano e a Scandiano.
E' incredibile e indecente: il gruppo Marazzi, leader mondiale nel campo delle piastrelle con 6000 dipendenti - di cui 2000 circa in Italia - e con un fatturato 2008 pari a 976,8 milioni di euro - ha annunciato in questi giorni la chiusura degli stabilimenti Ragno di Iano e di Sassuolo, degli uffici di Modena e il licenziamento di 360 lavoratori.
Poichè il fatturato sarebbe calato del 25%, Marazzi vuole delocalizzare per abbattere il costo del lavoro, e i due stabilimenti emiliani, e le persone che vi lavorano, non servono più.
E' necessario che la mobilitazione dei lavoratori prosegua, ed è fondamentale che i sindacati supportino e appoggino la lotta e il conflitto.
E' necessario che le istituzioni intervengano per fermare quello che sarebbe un colpo gravissimo all'economia e alla società emiliana-romagnola.
Ancora una volta si vuol far pagare esclusivamente ai lavoratori il prezzo della crisi: è ora di finirla.
Nando Mainardi - segretario Prc Emilia-Romagna
Stefano Lugli - segretario Prc Federazione Modena
Mirco Tincani - segretario Prc Federazione Reggio Emilia
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